Biografia

Questi sono i momenti che resero esaltante il suo percorso artistico:

1960: Gino Borlandi è un Pittore Italiano, residente a Genova dove frequentò gli studi Tecnici durante i quali rivelò l’incontenibile inclinazione per il disegno ed il conseguente amore per la pittura. Negli anni Sessanta si trasferì a Bardonecchia, tra le montagne dell’Alta Valle di Susa (Torino) all’epoca “Buen Retiro” di noti artisti dell’arte contemporanea. Conobbe così il grande Maestro Umberto Lilloni al quale fece conoscere alcuni scorci interessanti che ispirarono al Maestro la realizzazione di importanti dipinti. Operò in seguito sempre a Bardonecchia con alcune sedute in “plein air” con il noto pittore savonese Eso Peluzzi che trasmise al Borlandi l’entusiasmo per estendere le sue esperienze e per affermarsi nel firmamento dell’arte e furono determinanti per la formazione del Nostro e per partecipare a grandi esposizioni internazionali. Nel frattempo Borlandi trascorse lunghi periodi di meditato lavoro nelle Isole Baleari dove entrò a far parte di un gruppo di famosi artisti: Luis Amour, Duglas Lawler, Henri Durand, Setzuko Mikizawa, Jaume Muxart, Sonia Villangomez, Elena Wisland, James Taylor, Valdemar Boberman. Il Maestro Borlandi, durante la sua attività pittorica, è sempre stato proiettato alla sperimentazione ed alla ricerca di nuove forme espressive.

1970: Gino Borlandi all’epoca era molto attivo e dava inizio ad importanti mostre personali dove raccoglieva consensi e grandi successi nel mondo: dalla Svizzera a New York, dalla Spagna a Gibraltar (RU).

1976-1982: Nel corso delle Esposizioni di Milano nella Galleria d’Arte Moderna PATER e a Verona e Montecatini Terme nelle sale delle gallerie di GIORGIO GHELFI, curate dai critici d’arte Mario Portalupi, Dino Villani, Franco Basile, Enzo Fabiani, l’Arch. Paolo Crescini, Curatore del Patrimonio Artistico di Entità Bancarie come: Credito Italiano Milano, Credit-West Londra, acquisì due importanti collezioni che andarono ad arricchire il loro patrimonio artistico.

1980: a Bordighera, in provincia di Imperia, iniziò una serie di Mostre particolari nella nota “Rotonda” del Grand Hotel del Mare,”Buen Retiro” di noti personaggi amanti dell’Arte. In questa prestigiosa location, sono tutt’ora esposti numerosi capolavori del ‘600/’700, appartenenti alla ricca Collezione del Magnate dell’Arte Angelo Terruzzi. Durante queste rassegne, Borlandi ebbe un piacevole contatto con lo scultore Francesco Messina il quale, durante questo suo soggiorno, osservando alcune opere realizzate nel paesaggio Ligure da lui molto amato, intratterrà un cordiale rapporto con Borlandi, che, attraverso queste immagini, ricordava i suoi anni giovanili e di studio vissuti in Liguria e soprattutto a Genova. Sono significativi anche gli incontri avuti nel corso di queste mostre; l’Avv. Giuseppe Cabassi acquisì due opere per la sua collezione e così anche il grande artista Ernesto Calindri passando in rassegna le opere esposte durante una inaugurazione ebbe a dichiarare che la luce e la solarità dei dipinti di Borlandi portano gioia e ne scelse così una per la sua nebbiosa Milano. Una grande ed assolata “Campagna Andalusa” prese il volo per gli USA destinata alla collezione del Campione del Mondo di boxe Emil Griffit. Ed è in quel periodo che conobbe il famoso collezionista, nonché antiquario, Pietro Accorsi di Torino. Questo incontro fu determinante per il nostro Artista che proietterà il suo prossimo futuro con una lunga serie di esposizioni nell’amata Spagna e nella “sua” Catalogna, terra dove visse Salvador Dalì, naturalmente con la collaborazione di RAFAEL GARCIA ESMATJES, Director de la Pinacoteca de Barcelona.

1984: nel corso della Personale, nelle sale della Galleria Cangrande in Roma, strinse un cordiale rapporto con il Critico d’Arte Renato Civello e con il Maestro Sergio D. Chesini che, a seguito della intensa attività, svolta con interessanti rassegne nazionali ed internazionali, seguirono costantemente l’evolversi dei suoi lavori.

1985: alla mostra nelle sale della Galleria SHUBERT d Marbella (Spagna) incontrò il Principe ALFONSO VON HOHENLOHE che acquisì un grande dipinto per la sua collezione ed in seguito gli patrocinò una esposizione allo Sporting Club de Gibraltar.

2002-2009: Gino Borlandi fu chiamato in Spagna per presiedere la Prestigiosa Giuria del “Premio Internazionale Salvador Dalì: Pittori Italiani in Spagna” nella regione Catalana dove visse il grande maestro spagnolo.

2010: ultimamente Gino Borlandi inaugurò una sua speciale esposizione nelle sale della Galeria de Arte SIART a Cadaques (Spagna) presentata da Catherina Moore Perrot che ebbe un grande successo di pubblico e di critica internazionale.

2012: Borlandi è ormai un artista molto amato in Spagna, una sua luminosa creazione dal titolo “FANTASIA SPAZIALE”, fu acquisita ed esposta nel Museo de Arte de Cadaques accanto alle opere di Salvador Dalì e ad altri celebri artisti internazionali. Sempre in Spagna, il famoso mecenate d’arte Bavarese Carlos Dudek, creatore della Fondazione Museale “Casa de los Artistas” a Ibiza, acquisì una interessante collezione di opere di Borlandi che espose accanto ai massimi artisti di arte contemporanea. Ne consegue che Borlandi, in questi anni lavorò e strinse una sincera amicizia con Josep Coll Bardolet, cui lo stato spagnolo, dedicò il Museo Coll Bardolet in Valdemossa di Palma, nelle Isole Baleari e con il grande maestro Narciso Puget Riquier, al quale il Ministero della Cultura Spagnolo dedicò il Museo Puget a Ibiza. Inoltre, avendo in comune, il medesimo Mercante d’Arte Paul Werthaimer, Borlandi ebbe l’occasione di frequentare il celebre pittore russo Valdemar Boberman 1897-1987, facente parte con lui del gruppo di pittori della Galeria Internacional de Arte de Ibiza.

2014: a cura del giornalista Ilio Masprone, nonché editore dei magazine internazionali “Montecarlo Times” e “Il Foglio Italiano”, venne organizzata per Gino Borlandi, una Mostra Personale nella prestigiosa Sala Berlioz dell’Hotel de Paris di Montecarlo, denominata: “Venice in my Mind”, ancora oggi si ricorda il memorabile successo ottenuto. Questo fu un periodo artistico molto felice per l’Artista Borlandi allorché, profondo e sentito, era stato il richiamo alle tematiche dei “Grandi” che vissero e crearono opere memorabili nella Baia di Cadaques e qui, la sua straordinaria fantasia lo spinse ad interpretare e preparare una collezione di gigantesche opere proprio in omaggio a quello straordinario, quanto enigmatico angolo di Paradiso in terra.

Dal 2015, riesaminando i suoi trascorsi a contatto con artisti provenienti dalle più svariate culture, iniziò una serie di grandi opere con la tecnica “Dripping” ottenendo interessanti risultati definiti dalla critica “Puro Espressionismo Astratto”. Nel 2021 un importante e spontaneo giudizio venne espresso da un Grande «Maestro caro, ho potuto prendere visione del suo nuovo catalogo, l’ho trovato ricco di spunti e di lavori interessanti, certo non omologati, stanchi e ripetitivi come oggi. Le faccio dunque i miei complimenti sinceri e mi felicito con Lei per questa pregiata iniziativa editoriale» Giovanni Faccenda (Critico d’Arte), ex direttore del Museo d’Arte di Arezzo, 01/04/2021.

Biography

These are the moments that made his artistic journey thrilling:

1960. GINO BORLANDI is an Italian painter, residing in Genoa where he attended technical studies during which he revealed an uncontrollable inclination for drawing and the subsequent love for painting. In the 1960s, he moved to Bardonecchia, among the mountains of the Upper Susa Valley (Turin), which at the time was a “Buen Retiro” for well-known Contemporary Art artists. He thus met the “Great Master” UMBERTO LILLONI, to whom he introduced some interesting views that inspired the Master to create important paintings. He later worked in Bardonecchia, with some “Plein Aire” sessions with the renowned painter from Savona, ESO PELUZZI, who instilled in Borlandi the enthusiasm to expand his experiences to establish himself in the world of art. Participating in major international exhibitions was crucial for his development, and in the meantime, he spent long periods of deliberate work in the Balearic Islands, where he became part of a group of famous artists: Luis Amour, Duglas Lawler, Henrì Durand, Setzuko Mikizawa, Jaume Muxart, Sonia Villangomez, Elena Wisland, James Taylor, Valdemar Boberman. Throughout his painting career, Maestro Borlandi has always been oriented towards experimentation and the search for new expressive forms. In 2015, reevaluating his past experiences with artists from various cultures, he began a series of large works using the “Dripping” technique, achieving interesting results defined by critics as “Pure Abstract Expressionism.” In 2021, an important and spontaneous judgment was expressed by a “GREAT” figure: “Maestro Caro, I had the opportunity to review your new catalog, and I found it rich in inspiration and interesting works, certainly not conforming, tired, and repetitive as today. Therefore, I offer you my sincere congratulations and commend you for this valuable editorial initiative.” GIOVANNI FACCENDA (Art Critic) Former Director of the MUSEUM OF ART IN AREZZO.